La Sos Utenti assiste Azienda della Provincia di Teramo che ottiene, con provvedimento del 26.11.2019 del GIP del tribunale Penale di Teramo, l’imputazione coatta per fatti di usura nei confronti di importanti Banche a carattere Nazionale.
Continuano le attività a difesa delle vittime della Malagestio Bancaria che nei decenni scorsi hanno abusato calpestando le regole e violando le leggi della debolezza contrattuale della clientela.
Diamo conto di una vicenda giudiziaria avviata nel 2017, ancora inedita per i fruitori degli Organi di informazione, che il Tribunale Penale di Teramo ha risolto segnando un punto a favore di un ex imprenditore della provincia teramana difeso dall’avv. Emanuele Argento, Vice Presidente Nazionale e responsabile Area Civile del Laboratorio Giurimetrico della Sos Utenti, di cui è Presidente Onorario il Dott. Gennaro Baccile.
Il Provvedimento del 26.11.2019 emesso dal GIP del Tribunale Penale di Teramo ha riconosciuto l’esistenza di interessi usurari applicati ad un’impresa della provincia teramana così come accertati dalla CTU contabile disposta del PM dello stesso Tribunale.
I Fatti
Nel corso del 2017 l’imprenditore teramano nel campo dei trasporti denunciava dinanzi il Tribunale di Teramo alcune Banche con cui aveva intrattenuto rapporti di conto corrente per chiedere la restituzione/accertamento di ingenti somme di denaro versate illegittimamente a titolo di interessi non dovuti ed invece conteggiati sui c/c.
Il P.M. della Procura presso il Tribunale di Teramo accoglieva in prima istanza le richieste dell’imprenditore e nominava C.T.U. contabile per l’accertamento / quantificazione degli interessi illegittimi applicati dalle Banche all’ex correntista; dalla successiva C.T.U. contabile risultava che alla società correntista erano stati applicati interessi oltre le soglie della legge antiusura (L. n. 108/1996) ma, nonostante questo, il P.M. chiedeva l’archiviazione; veniva quindi presentata immediata opposizione all’archiviazione da parte della difesa dell’avv. Emanuele Argento (in favore dell’imprenditore) e, conseguentemente, veniva fissata udienza di discussione dinanzi al G.I.P. (Giudice per le Indagini preliminari) presso il Tribunale di Teramo.
I principi di diritto affermati dal GIP del Tribunale di Teramo
Di particolare rilievo giuridico la decisione del GIP del Tribunale di Teramo che ha condiviso le eccezioni formulate dall’avv. Emanuele Argento di non accogliere le richieste del Pubblico Ministero e facendo comunque riferimento alla C.T.U. contabile dove si evidenziava il superamento delle soglie di usura ed ordinando al Pubblico ministero di formulare il capo di imputazione (c.d. imputazione coatta).
Lo stesso Gip del Tribunale di Teramo in precedenza archiviava d’ufficio tutte le denunce di usura bancaria, tanto che il fenomeno si è talmente radicalizzato che la Sos Utenti, dopo esame nanometrico dei singoli provvedimenti, ha individuato vere e proprie violazioni di legge, tali per cui la stessa associazione si è determinata a ricusare e a formulare esposto contro l’operato di tale magistrato. L’esposto non è stato insabbiato. Del caso ne aveva dato notizia il quotidiano abruzzese
il Centro, in data 18/01/2019. Di recente, tuttavia, una corretta e cosciente reazione del citato Gip ha generato un “re-melius perpensa”. Così il magistrato, a seguito di una richiesta di archiviazione, avanzata da un PM teramano come “una fastidiosa routine”, ha disposto “l’imputazione coatta” di numerosi banchieri nazionali. La vicenda, in questo caso, vede beneficiario una vittima difesa dall’avv. Emanuele Argento, vicepresidente della Sos Utenti.
Secondo il Dr. Gennaro Baccile, presidente onorario Sos Utenti, si tratta di “Vero e proprio miracolo di onestà intellettuale da parte del GIP teramano, con l’auspicio che tali Interversioni di coscienza investano tanti altri magistrati di merito e di legittimità, quando dietro presunti traffici illegittimi di influenze si continua a negare anche l’evidenza documentale delle promesse e delle pretese usurarie”.
La sezione penale del Laboratorio giurimetrico della Sos Utenti, sotto la direzione dall’avv. Luigi Iosa, vigila e monitora con amplificata attenzione tutta la giurisprudenza in tema di usura bancaria, avvalendosi delle tutele che l’ordinamento fornisce per la difesa degli utenti creditizi, ai quali illegittimamente viene negata giustizia.
Ci son voluti 2 anni di strenua difesa legale ad opera dell’instancabile Avv. Emanuele Argento, con il supporto della Sos Utenti, per far emergere la verità.
E’ da augurarsi che anche le prossime pronunce siano così autentiche e non condizionate dalla continua, sottile, invisibile attività persuasiva a benvolere le Banche contro gli Utenti e che quindi anche gli altri Tribunali Abruzzesi seguano la linea della sentenza in parola soffocando i nepotismi e spinte conflittuali che hanno causato e continuano a determinare un ulteriore aggravamento delle legittime aspettative degli Utenti della Giustizia.