I contraccettivi sono uno dei principali emblemi dell’emancipazione femminile. L’espediente delle donne per avere un maggiore controllo sul proprio corpo. Ma come tutti i prodotti che agiscono a livello ormonale, non sono esenti da controindicazioni.
Storia della pillola
La pillola anticoncezionale è una delle scoperte scientifiche e delle innovazioni sociali più importanti del XX secolo. È cambiata molto da quando l’attivista Margaret Sanger e l’ereditiera Katherine McCormick la crearono negli Stati Uniti, dove il controllo delle nascite era proibito.
Le pillole prescritte oggi sono più sicure e contengono un mix di estrogeni e progestinici calibrato per bloccare il processo dell’ovulazione. Un recente studio condotto dalle università di Aberdeen e Copenaghen ha inoltre dimostrato che riduce del 42% il rischio di sviluppare il cancro alle ovaie.
Gli stessi ricercatori hanno anche esaminato la relazione tra contraccezione e suicidio su quasi un milione di persone in Danimarca, constatando una probabilità tripla di suicidio nelle donne che hanno usato la pillola.
Conseguenze associate
L’Aifa ha infatti recentemente rivelato che agli effetti collaterali più noti come acne, aumento del peso, cefalea e nausea si aggiungono anche la depressione e un maggior rischio di suicidio.
Un’avvertenza rivolta a tutti i contraccettivi ormonali in vendita in farmacia come pillola, cerotto, anello vaginale, spirale e impianto per uso sottocutaneo.
La depressione è uno dei disturbi psichici più comuni e invalidanti, un importante fattore di rischio per l’insorgenza di comportamenti suicidari.
Tra i più comuni sintomi della depressione: perdita di energie, difficoltà di concentrazione e memoria, agitazione motoria e nervosismo, perdita o aumento di peso, disturbi del sonno e dolori fisici.
A questi segnali fisici si aggiungono anche i vissuti emotivi tipici come ad esempio l’ansia, la frustrazione, la perdita delle aspettative e il senso di distacco. Con atteggiamenti di isolamento sociale, comportamenti passivi, fino ad arrivare nei casi più gravi ai tentativi di suicidio.
Valutazione e informazione
In seguito alla valutazione, con lo scopo di prevenire rischi e di difendere la salute delle pazienti, è stata disposta una revisione delle indicazioni del prodotto.
Ma, come sostiene Emilio Arisi, presidente della Società medica italiana di contraccezione, il rapporto tra depressione e uso di contraccettivi non è un avvenimento nuovo. “Si sa da anni che gli ormoni, in particolare i progestinici, possono influenzare l’umore portando a comportamenti depressivi”, dichiara l’esperto.
Le pazienti devono comunque essere consapevoli dell’importanza di contattare il proprio medico in caso di cambiamenti di temperamento e di manifestazioni di sintomi depressivi.
Inoltre è bene segnalare agli operatori sanitari ulteriori reazioni che si possono verificare, per garantire un monitoraggio continuo.