I momenti di vulnerabilità economica e i continui su e giù dei mercati finanziari, mettono spesso a dura prova investimenti e mutui. Nel tempo la situazione economica del cliente può inoltre subire cambiamenti e portare a nuove necessità che richiedano di risparmiare anche cambiando le condizioni sottoscritte in precedenza. Ma se non riscontriamo possibilità di trattative con la banca, sarà necessario controllare periodicamente le offerte proposte dal mercato per confrontarle con il mutuo che abbiamo scelto.
Tra le opportunità a disposizione dell’utente, la rinegoziazione, la surroga e la sostituzione sono tre differenti operazioni con finalità in parte simili. Mentre le prime due non comportano la cessazione del contratto originario, spese e commissioni, la sostituzione, concretizzandosi in un nuovo atto, in alcuni casi potrebbe richiedere una somma maggiore rispetto a quella dovuta per il mutuo precedente.
Con la rinegoziazione si modificano le condizioni contrattuali del mutuo con la banca che lo ha erogato, come ad esempio la durata rimanente del rimborso oppure la tipologia di tasso, mediante una scrittura privata.Con il termine di surroga si intende invece l’operazione con la quale si trasferisce un mutuo da una Banca ad un’altra a costo zero. Il trasferimento del mutuo consente di ottenere migliori condizioni contrattuali, in quanto cambiando Istituto di credito si possono avere condizioni più vantaggiose, ma l’importo del finanziamento richiesto dovrà coincidere con la somma residua che risulta dal vecchio mutuo.
Si tratta infatti di un trasferimento e non di una cessazione, per cui non possono essere richieste penali di estinzione anticipata da parte dell’intermediario con cui si era stipulato inizialmente il mutuo. Non si pagano quindi spese di perizia, spese di istruttoria e nuove imposte sul finanziamento, ma solamente la tassa di 35 euro per l’iscrizione della surrogazione nei registri immobiliari. Sostituire un mutuo significa invece estinguere quello precedente per sottoscriverne uno nuovo, con un operatore diverso. Con questa scelta è possibile chiedere alla banca anche più del capitale residuo del finanziamento iniziale, in modo tale da avere un finanziamento maggiore in caso di condizioni di mercato favorevoli, mantenendo la stessa rata periodica.
A prescindere dalla scelta che si farà, è comunque fondamentale che in ogni caso il mutuatario valuti con attenzione le nuove condizioni contrattuali, per evitare di commettere un grande sbaglio, ritrovandosi in una situazione peggiore di quella precedente. Per la diagnosi sostitutiva è bene affidarsi a Professionisti o Associazioni di storica e documentata esperienza e nota reputazione.
Proprio per questo motivo consigliamo sempre di affidarsi a dei professionisti del settore, che vi sapranno consigliare e guidare su come procedere al meglio in tutte le fasi, nella scelta più efficace per voi.