Corsi e ricorsi storici! Ai tempi del buon Mike (Buongiono) gli imprenditori o aspiranti tali correvano a frotte per sudarsi i montepremi milionari (vecchie lire) da Mamma Rai. Di tempo, dei lontani anni ’70, n’è passato, e abbiamo anche conosciuto concorrenti che con le vincite si sono concessi la prima ‘500 e poi qualcuno è anche diventato noto imprenditore. Oggi si rischia, di nuovo. In lizza sono sempre gli imprenditori. Ma il nuovo rischiatutto di Stato si chiama Centrale Rischi della Banca D’Italia. E sono tantissimi coloro che vi finiscono segnalati, dalle banche. Il rischio questa volta è la chiusura dell’impresa o dell’attività imprenditoriale, della morte economica. Spesso ci si finisce per eclatanti errori o per protervia di sconsiderati banchieri (V. Striscia 15 Novembre). Banchieri ovvero che stanno facendo la pelle a tutti. E’ sufficiente avere un conto bancario in essere e facilmente si può finire segnalati in Centrale Rischi.
Abbiamo moltissime storie dell’intera penisola, ma ora i giudici iniziano a sferrare per fortuna solenni condanne. Tra le prime, pubblichiamo la più recente, del Tribunale di Chieti, a cui farà seguito la richiesta di Risarcimento danni da parte dell’imprenditore nei confronti della banca: la CARIPE di Pescara. I casi tuttavia sono migliaia, crescono giornalmente. Noi ne seguiamo una infinità.
A margine:
1) Sentenza Tribunale di Chieti del 27 Novembre 2014 sent-trib-chieti-rep-1923-27-nov-2014-accolto-ricorso-ex-700-dopo-diniego-su-centrale-rischi
2) Rassegna Stampa – IL Messaggero – PLUS Il Sole_24Ore del 20 Dicembre 2014 la-sentenza-di-ortona-dove-il-giudice-ria-su-questa-storia-aveva-sconfessato-la-cassazione-e-il-suo-ctu-1