l GIP dott. Giovanni De Rensis, del Tribunale di Teramo, non acquisisce la Perizia Tecnica redatta dal CTP, dott. Gennaro Baccile.
La Cassazione accetta il Ricorso dell’avv. penalista Luigi Iosa, con sentenza N° 26361 del 23/5/2018, accogliendo in pieno la richiesta di Prosecuzione delle indagini e ponendo in evidenza “l’arbitraria ovvero l’illegittima declaratoria di inammissibilità ( n.d.e.: del ricorso contro la richiesta di archiviazione) che sacrifica il diritto della parte offesa al contraddittorio in termini equivalenti”, allo stesso tempo disponendo il contraddittorio orale che il GIP deve provvedere a fissare con Udienza Camerale.
La Suprema Corte ha così sancito che il GIP, Dott. De Rensis “non poteva, pur a fronte dell’investigazione suppletiva e dei relativi elementi di prova (come la Ctp del dott. Baccile che risultava allegata alla denuncia della Di Matteo), emettere il decreto di archiviazione de plano, adducendo una motivazione apparente attraverso un mero rinvio alle argomentazioni del Pubblico Ministero senza confrontarsi con le deduzioni difensive”.
Il Fatto:
Imprenditrice di importante gruppo Teramano, a seguito di accurata perizia Giurimetrica redatta dal Dott. Gennaro Baccile (SOS Utenti), QUERELA la BNL, per USURA contrattuale espressa nel Tasso di Mora, ingannevolmente posto uguale al tasso Soglia massimo consentito dalla legge antiusura N° 101\1996, ma con modalità di calcolo che, nel concreto, esprime un tasso applicato superiore a detta Soglia.
Il PM Enrica Medori chiede l’archiviazione, dopo essersi affidata a Consulente di fiducia, Dott. Raffaele Perfetto, il quale non ha riferito della Mora USURARIA conseguente alla ingannevole modalità di calcolo.
La Parte Offesa, tuttavia, non s’è persa d’animo e con l’assistenza Legale del penalista della SOS UTENTI, l’Avv. Luigi Iosa di Campobasso, si è opposta all’archiviazione davanti al GIP, chiedendo e motivando investigazioni suppletive omesse dal PM e chiedendo anche la discussione orale in camera di consiglio, volta a chiarire e meglio provare la sussistenza del fumus di reato.
Il GIP, dott. Giovanni De Rensis, con provvedimento del 23\6\2017, condividendo in toto le argomentazioni di richiesta archiviazione del PM Medori, constata che la Consulenza Tecnica di parte (CTP) a favore della querelante ed a firma del Dott. Gennaro Baccile “non è stata prodotta né nel corso delle indagini preliminari né in sede di opposizione alla richiesta abdicativa”, “dichiara inammissibile la investigazione suppletiva non essendone indicati né l’oggetto né gli elementi di prova”.
L’Avv. Luigi Iosa scopre però che, dal fascicolo del PM Medori, era stata sottratta la Consulenza Tecnica del Dott. Baccile, nella quale veniva dimostrata la Mora USURARIA.
Questa l’intricata matassa, l’intrigo, che la Cassazione Penale ha dovuto dipanare !
E questo il commento di Baccile: “Da sempre, purtroppo, in molti ambienti giudiziari si fatica a far valere i diritti degli Utenti, specialmente in ambito penale, contro il sistema Bancario. Teramo è uno degli ambienti più ostici e città geneticamente preordinata alla difesa d’ufficio dei Banchieri, sotto il profilo penale. Questa vicenda dimostra che tale difesa genetica, si direbbe “d’ufficio”, quando non possibile sugli elementi di fatto, si articola anche su illegittime (sicuramente involontarie) sottrazioni documentali, come ben sottolinea la Cassazione con la inedita sentenza”.