Vittoria della squadra Giurimetrica della SOS UTENTI presso la Corte di Appello di Trieste.
La sentenza è il frutto del lavoro congiunto del dr. Gennaro Baccile e degli avvocati Savino Genovese ed Andrea Florindi, oltre che del puntuale soccorso operato da parte di uno degli informatori Giurimetrici SOS Utenti che scandagliano il territorio nelle emergenze, circa i tanti pericoli rappresentati da improvvisati e/o truffatori del settore creditizio. In tal modo l’informatore ha saputo “strappare” il cliente ad altra precedente difesa, risultata “perdente in primo grado”.
La sentenza della Corte di Appello di Trieste decide un caso che riguarda molti contratti di leasing che sono stati stipulati con clausole di indicizzazione in base alle quali viene fatto dipendere la misura dei canoni di locazione che il locatore si obbliga a pagare durante il contratto.
La Corte ha accertato che il contratto di locazione che conteneva, in questo caso, ben due clausole di indicizzazione non è meritevole di tutela in base all’art. 1322 cc.
In termini più semplici significa che le dette clausole, pur essendo valide dal punto di vista formale, comunque non devono ricevere applicazione perchè il meccanismo di calcolo dei canoni di locazione del leasing è stato studiato in modo tale da comportare un costante squilibrio in danno del locatore a solo vantaggio del concedente.
Tale risultato è stato perseguito dalla banca obbligando il concedente alla stipula
e ponendo nelle dette clausole formule matematiche di una complessità tale da rendere del tutto impossibile al locatore comprendere la natura truffaldina del meccanismo contabile ideato in forza del quale il canone di locazione con il decorso del tempo poteva solo aumentare e mai diminuire e quindi in totale danno del locatore”.
La Equipe Giurimetrica della SOS UTENTI, correttamente segnalata dal preparatissimo informatore Giurimetrico Stefano Cesare Palazzi, in Appello è riuscita a ribaltare la sentenza di primo grado frutto della difesa di altri professionisti legali.
La Corte Triestina ha confermato gli esiti della CTU contabile più favorevole al cliente conduttore di beni in leasing riducendo le pretese della Società di Locazione da € 200.371,28 a soli € 84.735,65 e revocando il Decreto Ingiuntivo che ha causato, nel frattempo, tra i due gradi di giudizio, la rovina dell’imprenditore.
La maggior pretesa che ha reso impossibile l’adempimento del cliente ha causato allo stesso la rovina economico finanziaria per la revoca di tutti gli affidamenti bancari e collocazione in Centrale dei Rischi fra i cattivi pagatori non finanziabili.
Si ritiene sussistano gli estremi di pretesa estorsiva ex Cassazione Penale N° 48733 del 29\11\2012.
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