Altro utente salvato personalmente dal Presidente della SOS UTENTI dalle grinfie delle esecuzioni immobiliari illegittime.
Altro successo, dunque, della SOS UTENTI, questa volta presso il Tribunale di Cassino, che ha disposto la sospensione della procedura esecutiva immobiliare in danno di una impresa locale. Il successo è stato ottenuto dal Presidente della SOS UTENTI, avv. Savino Genovese, in collaborazione con i Colleghi avvocati, Sabrina Amati e Riccardo Lutrario.
La pronuncia è importante sotto molteplici profili. Per mezzo di questo provvedimento la SOS UTENTI è riuscita a scongiurare la sospensione dell’attività aziendale della società esecutata salvando così non solo l’avviamento commerciale e tutti gli strumenti utilizzati per la produzione ma anche l’impiego di ben 35 dipendenti (e correlate famiglie) che avrebbero perso il posto di lavoro nel caso in cui l’esecuzione fosse continuata.
In diritto, la pronuncia si inserisce in un filone di giurisprudenza per il quale il contratto di mutuo, ove condizionato, non costituisce idoneo strumento per la esecuzione (in questo caso) immobiliare.
Semplificando si può dire che il contratto di mutuo si dice condizionato quando nel testo del contratto prima si dà atto che la banca consegna il denaro alla parte mutuataria, mentre subito dopo si afferma che la detta somma viene vincolata immediatamente in favore della banca in attesa che il mutuatario completi le formalità necessarie per avere il mutuo (iscrizione di ipoteca ecc.).
Ebbene in tali casi la consegna del denaro al mutuatario è solo apparente atteso che la somma è vincolata in favore della banca proprio per il perfezionamento del contratto di mutuo. Resta così irrilevante che la somma di denaro sia stata poi effettivamente consegnata alla parte mutuataria.
Altro importante profilo della decisione riguarda il termine entro il quale iniziare il giudizio di merito dopo che il G.E, in caso di rigetto della domanda di sospensione, abbia fissato il termine per introdurre il merito e questo non sia stato rispettato dalla parte opponente.
In tali casi vi sono tre diversi orientamenti in giurisprudenza.
a) Secondo un orientamento minoritario che non trova alcun riscontro nel codice di procedura civile, la mancata introduzione del giudizio di merito nel termine introdotto dal Giudice della esecuzione renderebbe inammissibile anche il reclamo al Collegio.
b) Un secondo orientamento afferma che il reclamo al Collegio resta ammissibile anche in assenza della introduzione del giudizio di merito da parte della parte opponente ma che ove il Collegio dovesse sospendere e non fosse stato introdotto il merito entro il termine dato dal G.E. allora sarebbe il giudizio di merito ad essere inammissibile.
c) Secondo un terzo orientamento, al quale aderisce il Tribunale di Cassino nella indicata ordinanza, è possibile a ciascuna delle parti chiedere al Collegio la fissazione di un ulteriore termine per la introduzione del giudizio di merito in sostituzione di quello fissato dal G.E. ove non rispettato.
Tale orientamento è da preferirsi sia per ragioni di economia processuale sia perché la fase cautelare ha termine proprio con il reclamo al Collegio ed è quindi coerente con la struttura del giudizio cautelare che sia il Giudice del reclamo l’ultimo, a fissare in via definitiva il termine per la introduzione del merito.
Conclude il Dott. Baccile, Presidente Onorario della SOS UTENTI, “Ennesima conferma che le azioni giudiziarie promosse dalle Banche troppo spesso si palesano temerarie e non trovano conferma nei Tribunali, nonostante il continuo e intenso lobbing condizionante dei Magistrati.
Su questi ultimi non solo la SOS UTENTI, ma l’intero Paese confida, perché giudichino sempre con retta coscienza e senza conflitti, anche a costo di mettere a nudo le azioni illegittime di categorie, come quella Bancaria, vitali per la stabilità del sistema. Meglio un crollo e solida riedificazione del sistema piuttosto che un permanente traballare, nocivo per il sistema stesso e per l’intera economia e collettività inaridite nella crescita e nella reputazione”.
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Comunicato Stampa SOS Utenti | Potenza – Ortona, 09/09/2019
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